ECLI


L'identificatore europeo della giurisprudenza (ECLI)

 

Che cos'è l'ECLI

L'European Case Law Identifier (ECLI) è un codice leggibile e comprensibile dal punto di vista umano (human readable) che può - in linea di principio - essere assegnato ad ogni decisione giudiziale di ogni tribunale nazionale o europeo. Obiettivo del codice ECLI è quello di facilitare una citazione inequivocabile delle sentenze e migliorare l'accessibilità transfrontaliera della giurisprudenza.

La decisione sull'applicazione (volontaria) dell'ECLI è stata adottata dal Consiglio dell'Unione europea nel dicembre 2010. Accanto al codice ECLI sono state decisi, inoltre, una serie di metadati al fine di migliorare la ricerca delle decisioni giudiziarie pubblicate.

E' infine disponibile all'indirizzo https://e-justice.europa.eu/, presso il Portale della Giustizia europea, un motore di ricerca capace di indicizzare tutte le sentenze con un ECLI assegnato.

 

ECLI e la Corte costituzionale

La  Corte costituzionale ha introdotto con successo, a partire dal 2016, l'identificatore europeo della giurisprudenza E.C.L.I., acronimo di European Case Law Identifier, nelle sue decisioni.

Tutta la giurisprudenza costituzionale è indicizzata sul portale ECLI, disponibile all'indirizzo www.bo-ECLI.eu, e ad ogni decisione della Corte è associato un codice così formato:

ECLI:IT:COST:Anno decisione:Numero decisione.

Tutti i dataset , nei diversi formati (xml, csv, json), sono stati modificati  nel senso di includere nel record di ogni decisione il tag Ecli

La giurisprudenza della Corte sarà così univocamente individuata a livello europeo e reperibile tramite la sigla ECLI, sia partendo dal Portale ECLI che dal sito della Corte costituzionale (www.cortecostituzionale.it) o dall'end point (dati.cortecostituzionale.it).

Al progetto ECLI, finalizzato a facilitare le ricerche sulla giurisprudenza dei vari Paesi dell'Unione Europea partecipano per l'Italia anche le giurisdizioni ordinarie, amministrative, contabili.

A partire dalla fine del 2017 la Corte costituzionale, attraverso una implementazione del progetto ECLI, mette a disposizione del portale europeo, a fini informativi, anche la traduzione in lingua inglese di una selezione di decisioni.

 

I metadati utilizzati dalla Corte costituzionale per ECLI

Un esempio dei metadati forniti al motore di ricerca ECLI:

<?xml version="1.0" encoding="UTF-8" standalone="yes"?>

<document xmlns="https://e-justice.europa.eu/ecli">

<metadata>

<identifier format="text/html" lang="it">https://www.cortecostituzionale.it/actionSchedaPronuncia.do?param_ecli=ECLI:IT:COST:2017:180</identifier>

<identifier format="application/pdf" lang="en">https://www.cortecostituzionale.it/documenti/sentenze_inglese/2017/2017_180_EN.pdf</identifier>

<isVersionOf value="ECLI:IT:COST:2017:180">

<country>IT</country>

<court>COST</court>

</isVersionOf>

<creator lang="it">Corte costituzionale della Repubblica Italiana</creator>

<coverage lang="it">Italia</coverage>

<date>2017-07-13</date>

<language languageType="authoritative">it</language>

<publisher lang="it">Corte costituzionale della Repubblica Italiana</publisher>

<accessRights>public</accessRights>

<type lang="it">Sentenza</type>

<title lang="it">Sentenza della Corte Costituzionale num. 180 del 2017, depositata il 13/07/2017 (Presidente: GROSSI, Redattore: AMATO)</title>

<subject lang="it">diritto costituzionale</subject>

<description lang="it">per questi motivi

LA CORTE COSTITUZIONALE

riuniti i giudizi,

dichiara non fondata, nei sensi di cui in motivazione, la questione di legittimità costituzionale dell'art. 1, comma 1, della legge 14 aprile 1982, n. 164 (Norme in materia di rettificazione di attribuzione di sesso), sollevata, in riferimento agli artt. 2, 3, 32 e 117, primo comma, della Costituzione, quest'ultimo in relazione all'art. 8 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, dal Tribunale ordinario di Trento con le ordinanze indicate in epigrafe.

Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 20 giugno 2017.

F.to:

Paolo GROSSI, Presidente

Giuliano AMATO, Redattore

Roberto MILANA, Cancelliere

Depositata in Cancelleria il 13 luglio 2017.

Il Direttore della Cancelleria

F.to: Roberto MILANA

</description>

<description lang="en">ON THESE GROUNDS

THE CONSTITUTIONAL COURT

having joined the judgments,

declares that the question of constitutionality of Article 1(1) of law no. 164 of 14 April 1982 (Provisions on amendment of gender attribution) raised by the Ordinary Tribunal of Trento with the referral orders indicated in the headnote in reference to Articles 2, 3, 32, and 117, first paragraph, of the Constitution (this last provision in relation to Article 8 of the ECHR) is, for the reasons described in the reasoning section above, not founded.

Decided in Rome, at the seat of the Constitutional Court, Palazzo della Consulta, on 20 June 2017.

</description>

<contributor lang="it">Presidente: GROSSI</contributor>

<contributor lang="it">Redattore: AMATO</contributor>

<issued>2017-07-19</issued>

</metadata>

</document>